@article{Lukoszek_2020, title={Posługa Biskupa Rzymu dla jedności Kościoła w świetle nauczania Jana Pawła II}, volume={17}, url={https://ojs.academicon.pl/wpt/article/view/3148}, DOI={10.34839/wpt.2009.17.2.49-59}, abstractNote={<p>L’autore dell’articolo, facendo un’analisi dell’insegnamento di Giovanni Paolo II, parla di un problema di grande importanza della missione del vescovo di Roma per la vita della Chiesa e particolarmente per la sua unità. L’autorità del papa fa, che lui è il primo servo dell’unità in spirito del Vangelo. Il successore dell’Apostolo Pietro è un visibile sorgente, fondamento, segno e garanzia dell’unità ed inoltre è una base di piena e visibile comunione. Il servizio del vescovo di Roma bisogna accogliere come il dono conservato e trasmesso per il bene della Chiesa. L’unità così espressa si realizza anche per questo, che il papa esercita il suo ufficio nella comunione con il collegio dei vescovi, ma in tal modo, che non perde la sua autorità, rimanendo contemporaneamente da esso indipendente. Giovanni Paolo II, cosciente delle divisioni esistenti nella cristianità, esprime la sua convinzione, che l’ufficio di Pietro deve necessariamente esistere in una Chiesa di Christo. Perciò facendo un riferimento ad una struttura organizzativa della Chiesa nel primo millennio della cristianità, quando esisteva una comunione delle Chiese locali con la Chiesa a Roma, pone una domanda alla forma dell’esercizio dell’ufficio di Pietro, la quale sarebbe accettabile per tutti i cristiani. La ricerca della risposta a questa domanda appare come uno dei importantissimi compiti nella via alla piena, visibile l’unità della Chiesa.</p>}, number={2}, journal={Wrocławski Przegląd Teologiczny}, author={Lukoszek, Michał}, year={2020}, month={kwi.}, pages={49–59} }