Nel vangelo secondo Giovanni appare l’importanza teologica dei segni. Giovanni è convinto che i segni, senza la parola che li spiega, restano ambigui: ognuno finisce per intenderli a modo suo. Occorre che i segni vengano letti alla luce di tutta la parola di Dio scritta nell’Antico Testamento e alla luce della parola di Gesù: dal segno si passa alla fede attraverso la parola. L’ascolto della parola ci fa consapevoli del significato del segno e l’incredulità nasce più dal rifiuto della parola, che dal rifiuto del segno. Il vangelo secondo Giovanni ami ricorrere ai simboli per spiegare la persona di Gesù. Molti di questi simboli sono presi dall’esperienza quotidiana, come il simbolo della luce, delle tenebre, dell’acqua, della vita, del pane, del vino, del pastore, della porta, della via, della vite; altri derivano dalla formazione biblica dell’autore.